Da sin in senso orario: Arrighi, Balbi, Giussani e Frati

Da sin in senso orario: Arrighi, Balbi, Giussani e Frati

Vanno doverosamente ricordati gli ottant’anni compiuti nel 2008 dall’unificazione di Civello e Maccio nel Comune di Villa Guardia.
Vanno in casa nostra ricordati gli stessi ottant’anni compiuti dalla squadra di calcio e del primo campo sportivo. Anniversari questi che regalano al 1928 una indelebile iscrizione nella storia locale.
Se ne fa qui soltanto cenno, rimandando i nostri lettori alle ormai numerose pagine su quelle origini contenute nella Storia di Villa Guardia, edita nel 1990 e firmata da Mario Mascetti e nelle Cronache e leggende dello sport prodotte dal nostro Gruppo nel 1994.
Ci basta quindi oggi ripetere i nomi dei pionieri che disputarono il campionato 1928-29 con le insegne della società sportiva “Calciatori Uniti” di Villa Guardia: Daniele e Paolo Bottinelli, Aldo Bianchi, Egidio Bianchi, Ambrogio Colzani, Giovanni Monti, Luigi Monti, Arturo Ortelli, Aldo Pedretti, Aldo Testoni, Aldo Tettamanti.
Sono stati i bisnonni dell’organizzazione sportiva locale. Tra i nonni, grazie a Dio ancora in piedi, è quasi d’obbligo, per così dire, incorniciare i nomi di quei “quattro amici” del vecchio bar di via Vittorio Veneto. Una localizzazione che li fa diventare reduci dalle campagne di reclutamento degli ottocento e passa soci del Gruppo Sportivo.
Un balzo più indietro nel tempo li può definire moschettieri senza i quali l’attuale regina Giovanna sarebbe senza regno. Aramis, Athos, Porthos e d’Artagnan portano sul territorio nostro i nomi degli anziani Guido Balbi, Aldo Giussani, Pierluigi Frati ed Emilio Arrighi.
L’intelvese Balbi, silenzioso e tenace maestro che è stato il primo presidente, aveva saputo nel 1974 garantirsi un futuro, affidando al dinamismo generoso e intelligente degli imprenditori Giussani, Frati, Arrighi la coltivazione di un albero la cui ramificazione si è poi estesa e irrobustita, fors’anche al di là delle iniziali previsioni e speranze.
Pare dunque scontato pensare e non solo presuntuosamente supporre, senza aver scandagliato le loro attuali opinioni e sensazioni, che i quattro baldi promotori del Gruppo Sportivo, pur accomunati da una loro istintiva discrezione, si sentano ancora giustamente orgogliosi di aver dato vita ad una capillare organizzazione e ad una promozione sportiva non facile da trovare sull’intero territorio provinciale.

a cura di Renato Leoni